
DICHIARATA LA PROCEDIBILITA’ DELLA PROPOSTA DI LEGGE PER IL COMUNE DELL’ISOLA D’ELBA, A BREVE L’APERTURA DI COMITATI LOCALI DI OGNI COLORE PER LA RACCOLTA DELLE FIRME PER IL REFERENDUM

– di Stefano Martinenghi – Con la dichiarazione di procedibilità trasmessaci ieri dal presidente del consiglio regionale Mazzeo, si chiude la prima fase dell’iter di legge per la fusione degli attuali comuni nel Comune dell’Isola d’Elba. Prossimi passaggi, la stampa dei moduli per la raccolta delle firme per il referendum, la fissazione della data di svolgimento dello stesso e, se vinceranno i SI, la definitiva approvazione del Comune dell’Isola d’Elba da parte
del Consiglio Regionale. Va dato atto al nuovo presidente Mazzeo e ai suoi stretti collaboratori di aver agito rapidamente e bene dopo la sentenza TAR che ci ha rimesso in gioco. Ha convocato in videoconferenza i membri del comitato
ELBA IN COMUNE (Franca Rosso imprenditrice e presidente di Confcommercio per Portoferraio, Michele Mazzarri libero professionista per Marciana, Pietro Murzi libero professionista per Marciana Marina, Antonio Arrighi imprenditore e Massimo Correani libero professionista per Portoazzurro, Guido Allori imprenditore e presidente di Coldiretti per Capoliveri, Valter Giuliani libero professionista per Rio, Stefano Martinenghi imprenditore per Campo nell’Elba), ha suggerito come abbreviare i tempi di approvazione della proposta di legge e, quando nei giorni successivi si è arrivati al confronto nel merito, ha compreso le ragioni della nostra
rigida opposizione a modifiche impopolari che avrebbero condotto ad una seconda e definitiva sconfitta al referendum. E’ stata una vittoria del gioco di squadra per il bene dell’Elba, con il sostegno del presidente della Regione Giani, che non era scontata. Perchè con l’approvazione della proposta di legge al referendum si creerà un Comune fra i più importanti in Toscana, secondo solo a Firenze per presenze turistiche annuali e con una rilevante autonomia fiscale e decisionale
(si pensi ad esempio alle tasse versate alla Provincia di Livorno per la manutenzione delle strade provinciali, che divenute comunali rimarranno all’Elba). E perchè con il Comune dell’isola d’Elba saranno gli Elbani a decidere come amministrare la propria Isola, non altri. Le attuali case comunali rimarranno dove sono trasformate in Municipalità, con la possibilità di avere organi eletti dai residenti (Art. 8) per assicurare loro i migliori servizi con i medesimi impiegati attuali (Art. 3);
lo statuto prevederà l’istituzione di referendum locali per consentire ai cittadini di orientare preventivamente il Sindaco nelle decisioni più importanti per il territorio e la comunità e così prevenire “sorprese” come il controverso dissalatore (art. 9); il sindaco dovrà convocare la conferenza dei servizi per valutare preventivamente gli interessi pubblici e privati coinvolti nelle decisioni più importanti per la comunità, come nel caso di un vero ampliamento dell’aeroporto che
consentirà l’apertura dell’Elba al mondo (Art. 10); il commissario straordinario che condurrà il neonato Comune alle prime elezioni non avrà poteri assoluti, ma sarà affiancato da un comitato consultivo composto dagli attuali Sindaci e non potrà fare nuove assunzioni che spetteranno al sindaco eletto dai cittadini (Art.4); la sede definitiva del Comune dell’Isola d’Elba non sarà necessariamente a Portoferraio, l’ubicazione verrà decisa nell’interesse di tutti gli Elbani dalla prima amministrazione eletta (art.5).
Soprattutto, il Comune dell’Isola d’Elba è l’unica via per ottenere milioni di euro di fondi di sviluppo regionale Europei riservati ai comuni con più di 30.000 abitanti, e per dotare l’Elba di un “cervello” che coordini con una visione unitaria gli investimenti per trasformarla in una Montecarlo green con una stagione di 9 mesi. Il Comune dell’Isola d’Elba sarà strutturato come una moderna azienda, per progettare le grandi opere infrastrutturali pubbliche e private finanziate direttamente da Bruxelles – aeroporto, porti, ospedale, viabilità elettrica stradale e nautica, nuove risorse idriche e elettriche green, adeguamento delle strutture ricettive, etc. – per curarne la realizzazione e per promuovere autonomamente il brand “Isola d’Elba” nel
mondo. I Municipi saranno il braccio operativo del Comune, delegati a gestire i servizi sul territorio come oggi, però con più mezzi. Con l’ampliamento dell’aeroporto a categoria 3C e l’atterraggio dei voli charter da tutto il mondo la stagione si estenderà a 9 mesi, il PIL Elbano raddoppierà e con esso occupazione, reddito delle famiglie e consumi; di conseguenza il Comune potrà ridurre le tasse locali. Non si tratta di sogni, ma di capacità di programmazione. Questo è il progetto del Comune dell’Isola d’Elba, pensato più per la creazione di nuova ricchezza sul territorio che per il taglio dei costi amministrativi, che pure ci sarà e notevole. Perchè gli elevati stipendi, diarie, rimborsi spese di Sindaci, dirigenti, segretari comunali, assessori, consiglieri e consulenti si
ridurranno da 7 a 1 al pari dei comuni. E’ dunque comprensibile che i maggiori oppositori al Comune dell’Isola d’Elba si trovino fra gli amministratori e dirigenti degli attuali Comuni. Fatta eccezione per coloro – ne abbiamo incontrati
diversi – che guardano più agli interessi della comunità Elbana che ai propri. A breve verrà avviata la raccolta delle firme per il referendum confermativo e chiunque potrà costituire comitati locali per ricevere gli appositi moduli forniti dalla Regione. Sarà un modo per partecipare alla costruzione dell’Elba del futuro e distinguersi come nuova classe dirigente per capacità organizzativa e passione. Democraticamente, dal basso, per merito,